lunedì 29 novembre 2010

sabato 6 novembre 2010

Manifestazione CGIL - Roma 27 novembre 2010

Quella di Roma si prospetta come una grandissima manifestazione democratica per il lavoro e per i diritti. L'Italia è bloccata, l'azione del governo risulta inefficace per riavviare l'economia del paese, la gran parte della popolazione è in profonda sofferenza, le giovani generazioni, che si affacciano al mondo del lavoro, dopo un lungo percorso scolastico, non trovano posti e sono sfruttati, anche a causa di un modello contrattuale troppo flessibile, che ha generato solo precarietà.
Le grandi forze economiche e industriali hanno utilizzato il periodo di crisi per azionare, in maniera sfrontata, politiche di riconversione industriale, basate sul restringimento dei diritti dei lavoratori.
L'Italia così non può andare avanti. Vanno assolutamente riviste le politiche sui redditi, causa dell'impoverimento della classe media e di una profonda sperequazione sociale.
A tutto questo, ogni giorno si aggiungono fatti e notizie che fanno regredire eticamente il nostro paese, ampliare il divario con una classe politica che è incapace di intercettare i bisogni della gente, ma è molto attenta a salvaguardare i propri privilegi.
La CGIL è l'organizzazione di donne e uomini, che più si è spesa per dare risposte e utili consigli. Il mondo del lavoro e dei lavoratori deve riassumere un ruolo importante in questo difficile periodo, interpretare le istanze primarie ed esprimere il dissenso in modo democratico.
Pensare, come fa qualcuno che ci governa, di poter fare a meno della CGIL, del Sindacato più rappresentativo, da un lato è un atto velleitario e, dall'altro, è espressione di povertà intellettuale ed incapacità relazionale. Concludo con una frase dell'indimenticabile compagno Luciano Lama:"I governi passano e le maggioranze cambiano, ma la CGIL resta".
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Luciano Cetrullo
Coordinatore CGIL
Fondaz. Ospedale Policlinico-Mangiagalli