domenica 16 maggio 2010

POLICLINICO: è giunta l'ora di fare chiarezza


E' GIUNTA L'ORA DI FARE CHIAREZZA

Le lavoratrici ed i lavoratori della Fondazione, ma anche la stessa cittadinanza milanese e lombarda hanno il diritto di sapere come stanno veramente le cose.

Sappiamo soltanto che il tentativo di affidare ad un soggetto terzo (Infrastrutture Lombarde spa) il patrimonio dell'Ospedale Policlinico, a seguito della seduta del Consiglio di Amministrazione di venerdì, non ha sortito l'effetto sperato dal Presidente Giancarlo Cesana.

Ma sappiamo anche che il tentativo di dismissione del patrimonio e non, come si vuole far credere, di "valorizzazione", è stato soltanto procrastinato di qualche mese.

Un patrimonio stimato in circa un miliardo e mezzo di euro di questi tempi fa gola alla Regione ed a moltri altri soggetti.

Per la nostra Organizzazione sindacale è essenziale che il controllo resti nelle mani dell'Ospedale, per garantire il suo fine istituzionale.

Questo elemento era stato più volte evidenziato in fase di trasformazione in Fondazione e di afferimento con la Clinica Mangiagalli e Regina Elena e riportato espressamente anche in molti accordi tra sindacati ed istituzioni.

In occasione di importati incontri con le parti sindacali, lo stesso ex Presidente della Fondazione Carlo Tognoli, che terminò l'incarico nel luglio 2009, ha sempre espresso la forte volontà di salvaguardare la "dote storica" del Policlinico, che ora - dopo centinaia di anni - si sta mettendo in discussione.

Analoghi segnali di rispetto del patrimonio sono stati dati anche dal Direttore Generale, Giuseppe Di Benedetto, che ha sempre detto "finché ci sono io il patrimonio nessuno lo tocca".

Ebbene, perchè solo oggi - con lo stesso Direttore Generale, ma con un nuovo Presidente - si solleva la questione della "migliore gestione" del patrimonio?

La nostra Organizzazione sindacale è pronta ed attenta a discutere su ogni proposta di valorizzazione del patrimonio, finalizzato a raggiungere ambiziosi progetti statutari come la costruzione di nuovi padiglioni, ma non accetterà mai una sua dismissione ovvero un utilizzo strumentale per fini non chiari.

Il vero fatto, che nessuno ancora ha evidenziato, è che ormai all'interno del management del Policlinico si manifesta lo scontro tra due modelli interpretativi rispetto ad una mission dell'Ente che si gioca solo sul versante immobiliare, ma che non tiene minimamente conto dei veri problemi sanitari, di cura e di assistenza degli utenti e dei pazienti, degli operatori che, sempre più frustrati, ci lavorano.

In realtà si evidenzia forte il limite del modello creato sette anni fa con il d.lgs. 288/03, cioè la Fondazione di diritto pubblico. Un cerbero a tre teste con un presidente, un direttore generale, un consiglio di amministrazione composto da una pletora di individui, e poi ancora un direttore scientifico, direttori amministrativo e sanitario, ecc. ecc.

Un modello di organizzazione sanitaria che garantisce "le poltrone" e paralizza il sistema generale dell'azione amministrativa e sanitaria.

Le competenze sono state ripartite in via statutaria in modo controverso, in modo che non si sappia bene cosa, in termini di potere, spetti al presidente piuttosto che al direttore generale o al consiglio di amministrazione.

In molti casi si tende anche a far finta di non sapere oppure a non soffermarsi troppo su delle "lungaggini" che possano frapporre ostacoli ad un "intento", come, per esempio, il fatto ultimo di voler approvare delle rilevanti modifiche organizzative e funzionali all'assetto dell'Ente (POA) senza minimamente aver consultato prima le OO.SS., secondo le previsioni di legge.

Noi della CGIL continuiamo forse ad essere degli illusi ed a pensare che gli "intenti" debbano essere 1) leciti, 2) rispettosi delle norme ed 3) opportuni/coerenti. Diversamente, se non vengono rispettati i predetti requisiti di base, gli "intenti" assolvono funzioni non degne e strumentali rispetto a logiche di parte.

Sin dalla giornata di lunedì 17 la CGIL avvierà tra le lavoratrici ed i lavoratori della Fondazione un articolato programma di informazione e sensibilizzazione rispetto ai temi sin qui esposti ed alla grave situazione venutasi a creare. Il programma di iniziative - che prevede un passaggio intermedio mercoledì 19 (incontro tra RSU, OO.SS. e Amministrazione sul POA) - troverà massima espressione con l'Assemblea/Presidio fissato per mercoledì 26 maggio presso l'Assessorato in via Pola a Milano.

In questa ultima occasione tutti i dipendenti dell Aziende ospedaliere, degli IRCCS, delle ASL, ASP, ARPA milanesi esprimeranno il proprio forte dissenso per rivendicare le quantità economiche derivanti dal contratto nazionale (art. 40 ccnl 1999), per ristabilire le corrette prerogative della contrattazione aziendale, per difendere il salario mensile.

I nostri dipendenti parteciperanno con l'ulteriore volontà di difendere e preservare il proprio "patrimonio" economico, professionale, di idee e valori.


PATRIMONIO POLICLINICO: Comunicato stampa della CGIL